Acqua e clima, Mattarella e Galletti chiudono primo Summit internazionale a Roma

Sottoscritta “Dichiarazione di Roma”. Il Capo dello Stato: acqua diritto fondamentale. Il Ministro: risorsa strategica, forte nostro impegno per Africa

ROMA (25 ottobre)  - Si è chiuso oggi a Roma il Summit internazionale “Acqua e Clima. I grandi Fiumi del Mondo a confronto",  organizzato dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con l’UNECE (Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite), il RIOB/IMBO (Rete Internazionale degli Organismi di Bacino) e la GAWaC (Alleanza Mondiale per l’Acqua e il Clima).

Un appuntamento che ha visto riuniti per la prima volta, nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, i responsabili dei bacini fluviali, transfrontalieri e lacustri più rappresentativi e più grandi del mondo, con l’obiettivo di favorire l’interscambio di  esperienze,  informazioni e know how sulla gestione sostenibile dell’acqua.

Il Summit si è chiuso con la sottoscrizione di due documenti, la “Dichiarazione di Roma”, un patto tra i gestori dei principali fiumi e laghi del mondo per affrontare insieme gli effetti del cambiamento climatico sui bacini idrici, e l’Alleanza tra le imprese italiane sull’acqua e il clima. Forte, inoltre, l'impegno dei paesi più industrializzati per aiutare l'Africa.

La giornata conclusiva del vertice ha visto la partecipazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha voluto sottolineare come il rapporto tra cambiamento climatico e la disponibilità di risorse idriche rientri a pieno titolo tra le questioni che necessitano di un impegno corale: “Un impegno che, a partire dal comportamento dei singoli cittadini approda, passando attraverso tutte le componenti sociali e le istituzioni, ad una indispensabile collaborazione al livello internazionale”, ha dichiarato Mattarella. "L'acqua - ha aggiunto - costituisce un diritto fondamentale e irrinunciabile per ogni abitante del nostro pianeta, un elemento essenziale della vita, connaturale alla nostra stessa esistenza: la salute, la sicurezza alimentare dipendono dall'acqua".

“Occorre ottimizzare l'uso dell'acqua – ha affermato Mattarella - mantenendo inalterati gli standard di qualità: si tratta di un equilibrio che può essere raggiunto soltanto dedicando maggiori energie alla ricerca, alla divulgazione di buone pratiche, in un contesto nel quale una rinnovata collaborazione pubblico-privato, con il sostegno degli organismi internazionali qui rappresentati, costituisce certamente una formula valida".

Il Capo dello Stato si è detto quindi fiducioso che il 'Documento di Roma' “potrà contribuire positivamente al dibattito in corso al livello internazionale, in vista della convocazione della prossima 'Conferenza delle parti sul clima', ove ci aspettiamo che i temi connessi all'accesso all'acqua possano ricevere tutta l'attenzione e il senso di urgenza che meritano”. 

Il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha evidenziato i risultati principali del Summit: “Abbiamo ottenuto tre risultati – ha affermato il Ministro -. Il primo è la Dichiarazione di Roma, che ha come obiettivo mettere al centro del dibattito sui cambiamenti climatici proprio la questione dei fiumi. L'altro è la nascita dell'Alleanza italiana per l'acqua e il clima, che mette assieme il mondo dell'ambiente e quello dell'industria”.

 “Terza cosa, forse la più importante, è l'omaggio all'Africa - ha aggiunto il ministro -. Abbiamo dedicato una grande parte di questo summit ai paesi africani, che sono quelli che più soffrono del cambiamento climatico e della mancanza d'acqua. Chiudiamo con un impegno molto forte dell'Italia: destiniamo cinque milioni di euro ad un progetto di monitoraggio dei due fiumi Congo e Senegal”.

Galletti ha poi parlato dell’importante ruolo delle donne nella rappresentanza delle organizzazioni internazionali: "A rappresentare i grandi fiumi e le organizzazioni internazionali abbiamo visto tante donne – ha dichiarato – anche questo è un segnale importante che mandiamo da Roma al mondo. Le donne, che anticamente governavano la terra, la coltivavano, la proteggevano, stanno tornando ad avere ruoli di guida nella grande partita dell'umanità per il clima e la gestione delle risorse, e questo è per me un ulteriore segnale di progresso, un ulteriore elemento di fiducia".

Il sindaco di Roma Virginia Raggi, intervenuta alla chiusura della tre giorni in Campidoglio, ha voluto sottolineare l’importanza degli accordi sottoscritti: “La dichiarazione di Roma - ha detto – può modificare l'approccio di istituzioni, cittadini e aziende nei confronti della più preziosa delle nostre risorse naturali: l'acqua”.

A chiusura del Summit, il Ministro dell’Ambiente Galletti ha infine dato appuntamento a tutti i partecipanti al 2020: “Ripeteremo questo summit – ha affermato - che diventerà un appuntamento importante nel calendario degli eventi ambientali internazionali".


Ultimo aggiornamento 06.11.2017